I-L

Posted on by

I

IL LIBRO NERO – ORHAN PAMUK

Un viaggio delirante, allucinatorio, a tratti onirico, quello del protagonista del Libro nero, in una Istanbul ricca di una storia millennaria, alla ricerca di qualcosa di molto semplice quanto sfuggente: la propria identità. Le rubriche del cugino, che costituiscono i capitoli più allegorici del testo, accompagnano Galip nella ricerca della moglie scomparsa ma ben presto, passo dopo passo, lo condurranno anche verso una decostruzione intellettuale del mondo come lui lo conosce. In quest’opera, che ne ha fatto il premio Nobel per la letteratura del 2006, Pamuk cerca di dare una risposta ad una domanda che non è solo del protagonista, ma di tutti noi: si può davvero essere se stessi? Francesco C.

I FRATELLI KARAMAZOV – F. DOSTOEVSKIJ

Mentre rileggo i titoli che ho scelto oggi, mi accorgo che sono titoli dominati da tre elementi: 1) ognuno contiene in sè qualcosa che mi tocca da sempre profondamente e che mi commuove fino alle lacrime; 2) forse l’ elemento di commozione maggiore è dato dalla storia che sono i piccoli, gli indifesi, i pazzi, gli umili che salvano il mondo, che è qualcosa in cui io credo profondamente e che ha segnato anche il destino della mia professione; 3) amo le parole, la poesia, il pensiero che si fa scarno e autentico e che solo così è capace di scavare dentro di noi in profondità permettendo di fare emergere e brillare la bellezza che possediamo, che possiede ciascuna persona sulla terra accanto alle sue tenebre. Paola Z.

UN INDOVINO MI DISSE – TIZIANO TERZANI

“Quanti massacri, quanti terremoti avvengono nel mondo, quante navi affondano, quanti vulcani esplodono e quanta, quanta gente viene perseguitata, torturata e uccisa! Eppure, se non c’è qualcuno che raccoglie una testimonianza, che ne scrive, qualcuno che fa una foto, che ne lascia traccia in un libro, è come se quei fatti non fossero mai avvenuti! Sofferenze senza conseguenza, senza storia. Perché la storia esiste solo se qualcuno la racconta.” – Daniela R.

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL’ESSERE – MILAN KUNDERA

– Tiziana Z.

INTERVISTA CON IL POTERE – ORIANA FALLACI (INTERVISTA A FRANCO PERTINI)

« […] Senta, la politica se non è morale non mi interessa. Io, se non è morale, non la considero nemmeno politica » – Rosalba G.

INVENTARIO – MARIO BENEDETTI (POESIE)

Non ti salvare – No te salves
Non rimanere immobile sull’orlo della strada

non freddare la gioia,
non amare indolente,
non ti salvare ora ne’ mai.

Non ti salvare
non riempirti di calma,
non tenerti del mondo solo un angolo quieto
non chiudere le palpebre, pesanti come sentenze
non restare senza parole
non dormire senza sonno
non pensare senza sangue
non giudicare senza tempo

Ma se, malgrado tutto
non lo puoi evitare
e raffreddi la gioia
e ami con indolenza
e ancora ti salvi
e ti riempi di calma
e ti tieni del mondo solo un angolo quieto
e chiudi le palpebre pesanti come sentenze
e ti secchi le labbra
e dormi senza sonno
e pensi senza sangue
e giudichi senza tempo
e immobile ti fermi sull’orlo della strada
e ti salvi
allora
non restare con me.
– Tiziana Z.

J

K

L

LA BUONA NOVELLA – FABRIZIO DE ANDRÈ

« Quando scrissi “La buona novella” era il 1969.
Si era quindi in piena rivolta studentesca; e le persone meno attente – che poi sono sempre la maggioranza di noi -: compagni, amici, coetanei, consideravano quel disco come anacronistico. Mi dicevano: “cosa stai a raccontare della predicazione di Cristo, che noi stiamo sbattendoci perché non ci buttino il libretto nelle gambe con scritto sopra sedici; noi facciamo a botte per cercare di difenderci dall’autoritarismo del potere, dagli abusi, dai soprusi.” …. Non avevano capito – almeno la parte meno attenta di loro, la maggioranza – che La Buona Novella è un’allegoria. Paragonavo le istanze migliori e più ragionevoli del movimento sessantottino, cui io stesso ho partecipato, con quelle, molto più vaste spiritualmente, di un uomo di 1968 anni prima, che proprio per contrastare gli abusi del potere, i soprusi dell’autorità si era fatto inchiodare su una croce, in nome di una fratellanza e di un egualitarismo universali. » Patti

LE COSE DIFFICILI – GIANNI RODARI

Lettera ai bambini

È difficile fare
le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi
che si credono liberi. Angelo E.

LEGGERE LOLITA A TEHERAN – AZAR NAFISI

Amo il vasto e articolato mondo arabo-islamico, la sua cultura, la sua storia, la sua lingua. Soffro nel pensare che ancora tanti problemi devono essere affrontati al suo interno. La protagonista di questo libro in parte autobiografico, professoressa di letteratura anglosassone all’Università di Teheran, riunisce intorno a sé un gruppo di giovani donne schiacciate dal regime iraniano, ma piene di vita e di curiosità che proprio attraverso la letteratura resistono all’assurdità del mondo che le circonda, cercando la propria strada e la libertà anche negli atti più semplici. Una storia di resistenza contemporanea da una realtà lontana, il racconto di una libertà ottenuta e perduta da un giorno all’altro. Un’ode al potere della letteratura, al coraggio delle donne, ma anche un monito per chi considera la libertà qualcosa che si conquista una volta per tutte, quando invece è un valore da difendere ogni giorno. – Beatrice C.

LETTERA ALLE STUDENTESSE E AGLI STUDENTI  – FELICE SIGNORETTI

Lettera che Felice Signoretti, Preside del Liceo Laura Bassi di Bologna, ha inviato alle studentesse e agli studenti dell’Istituto il primo luglio 2012, alla vigilia del proprio pensionamento. Parole forti e toccanti, feroci testimoni dell’amore che un uomo può provare per il proprio mestiere, audaci alfieri del coraggio di fare della propria esistenza un baluardo contro ogni forma di eterodirezione. Quello di Signoretti è allo stesso tempo un atto d’amore nei confronti delle nuove generazioni e un appello proprio ad esse: avere la forza di essere ingenui ( “Siate, invece ingenui, tanto profondamente ingenui da credere che il mondo può essere cambiato”) e il coraggio di essere pazzi (“Tanto pazzi da essere disposti anche a sacrificare la vostra esistenza, se questo potrà servire a riempire il mondo di azzurro”). In questa lettera è contenuto quello che io credo essere il valore più importante: il senso della speranza. – Mattia M.

LETTERA DI SILVANO LANCINI – IO NON CI STO

Un imprenditore che ha pagato la mensa a quei bambini di Adro (Brescia) che avrebbero dovuto lasciare la scuola per insolvenza dei familiari. (12 aprile 2010). Angelo E.

LETTERE A UN GIOVANE POETA – RAINER M. RILKE

“Dobbiamo immaginare la nostra esistenza quanto più vasta possibile, tutto, anche l’inaudito. Deve
trovarvi spazio. È questo in fondo l’unico coraggio che si richieda a noi: essere coraggiosi verso quanto di più strano, prodigioso e inesplicabile ci possa accadere.“
“E riguardante il suo dubbio… Il suo dubbio può diventare una buona qualità, se lei lo educa. Deve diventare sapiente, deve farsi critica. Gli domandi, ogni qual volta il dubbio cerchi di guastarle qualcosa, perché sia brutta, esiga dal dubbio delle prove, lo sottoponga ad esame, e lo vedrà forse incerto e imbarazzato, e forse anche arrogante. Ma lei non ceda, pretenda le ragioni, e agisca così, con attenzione e coerenza, ogni singola volta; e verrà il giorno in cui da distruttore esso diventerà uno dei suoi operai migliori- forse il più abile fra tutti quelli che stano edificando la sua vita.” Patti

LETTERE CONTRO LA GUERRA – TIZIANO TERZANI

“Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi.
Sono in passioni come il desiderio, la paura, l’insicurezza, l’orgoglio, la vanità…
Lentamente bisogna liberarcene. Dobbiamo cambiare atteggiamento. Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri, sulla base di più moralità e meno interesse.
Facciamo di più quello che è giusto, invece di quel che ci conviene. Educhiamo i figli ad essere onesti e non furbi.”
È il momento di uscire allo scoperto, è il momento di impegnarsi per i valori in cui si crede.
Una civiltà si rafforza con la sua determinazione morale molto più che con nuove armi. Patti

LEVIATANO  – THOMAS HOBBES

Leviatano, opera di Hobbes pubblicata nel 1651, è uno dei primi trattati “scientifici” di filosofia politica: un’analisi organica della costituzione dello Stato nelle sue diverse forme, condotta a partire da una antropologia filosofica del genere umano. Una lettura affascinante e godibilissima, in cui l’accuratezza della trattazione non sacrifica uno stile fresco ed incredibilmente scorrevole. Quest’opera, secondo me, segna il punto di avvio per una seria riflessione su Stato e Chiesa, sui loro rapporti, i loro conflitti e le indebite ingerenze. – Mattia M.

LEZIONE DOTTORALE – DANIEL PENNAC

È l’intervento di Pennac in occasione della laurea ad honorem dell’Università di Bologna “per il suo costante impegno sul fronte della pedagogia della lettura e della riflessività pedagogica, per aver posto la necessità del leggere al centro dell’azione educativa, per la sua mirabile attenzione allo sguardo, al vissuto, ai diritti propri dell’infanzia e dell’adolescenza, cui dedica le pagine più intense della sua produzione letteraria e saggistica”. Marinella

LEZIONI AMERICANE – ITALO CALVINO

«Sei proposte per il prossimo millennio» è un libro basato su una serie di testi  scritti da Italo Calvino nel 1985 per un ciclo di sei lezioni all’università di Harvard. Ogni lezione prende spunto da un valore della letteratura che Calvino considerava importante e che considerava alla base della letteratura per il nuovo millennio. (1. Leggerezza  2. Rapidità 3. Esattezza  4.Visibilità 5. Molteplicità. 6. Consistenza, solo progettata ma non scritta a causa della morte avvenuta nel settembre 1985).
«Se volessi scegliere un simbolo augurale per l’affacciarsi al nuovo millennio sceglierei questo: l’agile salto improvviso del poeta filosofo che si solleva sulla pesantezza del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza […]» – Rosalba G.