E
L’ELEFANTE SCOMPARSO ED ALTRI RACCONTI – MURAKAMI HARUKI
Quali sono le piccole cose che interrompono la noia del monotono in cui viviamo? Dov’è possibile svoltare l’angolo dei sentieri troppo battuti della nostra quotidianità? Tra donne che smettono di dormire, fabbricatori di elefanti posseduti da nani ballerini, piromani e semplici vicende famigliari sembra proprio che i racconti di questo libro di Murakami diano una possibile risposta. Sono infondo piccoli avvenimenti senza importanza ad avere il più alto significato, se solo qualcuno se ne lascia stregare. Francesco C.
F
LA FATTORIA DEGLI ANIMALI – GEORGE ORWELL
Il potere e le sue deformazioni: è Orwell che più di altri riesce ad affrontare questo tema, rielaborandolo in chiave letteraria. Gli sfruttati vogliono fare la rivoluzione e una volta al potere diventano come gli antichi sfruttatori. Sotto forma di “favola”, l’autore smaschera questo meccanismo storico e umano. Meraviglioso da leggere, ma anche inquietante, come « 1984 ». – Beatrice C.
LA FILOSOFIA IN TRENTADUE FAVOLE – BENCIVENGA ERMANNO
Per ritrovarci nella terra degli unicorni… – Valeria B.
FIORE DI POESIA – ALDA MERINI
Ancora una volta una donna, ancora una volta la volontà di sviscerare il profondo dell’animo umano. Attraverso lo strumento (letterario) più chirurgico: la poesia. È stato toccante e illuminante incontrare questa antologia di un personaggio fino ad allora per me del tutto sconosciuto. Dei libri che qui metto in lista, questo è il più personale, il meno “impegnato” dal punto di vista politico-sociale. È una storia umana fatta di sofferenza e di momenti di gioia, di salite impervie e di cadute drammatiche, capace però di cogliere i sentimenti che credo accompagnino nell’intimo la vita di ognuno. Per questo l’ho scelto: perché l’autrice non ha paura di parlare delle proprie debolezze, dei propri vizi e virtù, di tutto quello che la rende viva, senza sconti. Una simile trasparenza e onestà nei confronti di sé stessi è il primo passo per poter vivere con e in mezzo agli altri, costruendo con loro qualcosa senza provare vergogna per le nostre mancanze e i nostri limiti che, in fondo, sono proprio ciò che ci accomuna. – Beatrice C.
FREAKS – TOD BROWNING
Il mondo dei Freaks e quello dei “normali” sono rappresentati come comparti stagni con scarse possibilità di interazione, salvo che per poche eccezioni rappresentate dagli unici personaggi veramente positivi della pellicola: Madame Tetrallini, Venere e Frusoilclown.
I Freaks sono estremamente solidali tra loro e si spalleggiano l’un l’altro, accomunati dalla stessa identità di “diversi”, che li rende paradossalmente paritari. I “normali”, d’altro canto, sono disuniti ed individualisti, e disprezzano sia i “diversi” che chi prova compassione per loro. – Daniela R.
G
IL GATTOPARDO – GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA
Il Gattopardo, scritto da Tomasi di Lampedusa tra il 1954 e il 1957 ma pubblicato postumo solo nel 1958, è un romanzo insospettabile: dietro l’altisonante fama del titolo si cela una deliziosa alchimia di narrativa e attualità, connubio che ne fa una lettura imprescindibile. La decadente malinconia che pervade lo scritto lascia emergere una straordinaria caratterizzazione storico-antropologica del “tipo siciliano”: motore propulsivo per una più ampia riflessione su quella “questione meridionale” che nel nostro Paese viene tanto citata quanto ignorata. – Mattia M.
LA GIOIA DI SCRIVERE – TUTTE LE POESIE (1945-2009) – WISŁAWA SZYMBORSKA
La cipolla – Cebula
La cipolla è un’altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d’inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla – cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell’una ecco sta l’altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un’eco in coro composta.
La cipolla, d’accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi – grasso, nervi, vene,
muchi e secrezioni.
E a noi resta negata
l’idiozia della perfezione.
– Tiziana Z.
H
HO SENTITO CHE NON VOLETE IMPARARE – BERTOLD BRECHT
Ho sentito che non volete imparare niente.
Deduco: siete milionari.
Il vostro futuro è assicurato […]
Non devi muovere un dito.
Però, se non fosse così
Allora dovresti studiare. Angelo E.
HUMAN BEING – CAT POWER
“You’ve got a right to scream When the dark one’s here to stay You’ve got a right to be What you want
and where you wanna be” – Daniela R.