Francesco Colombrita

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All’alba degli anni ’90 in un piccolo paese dell’interland romagnolo, spesso avvolto dalla nebbia, è iniziata la mia storia. Dalle scuole di campagna passai a frequentare il Liceo Sociopsicopedagogico di Ravenna a cui devo probabilmente la mia eterna passione per le materie umanistiche. Il desiderio di frequentare l’università mi portò poi a Bologna, il mio grande amore degli ultimi anni.

Iscritto dapprima alla Facoltà di Filosofia, dopo qualche tribolazione decisi di cambiare percorso di studi e dedicarmi alla muffa ed ai cocci che riemergono da passati lontani trasferendomi a Lettere Classiche, specializzando il mio curriculum in archeologia.

Da buon gemelli le mie passioni sono ancora più rapide della mia forza di seguirle e di conseguenza mi ritrovo a correre dietro a moltissimi interessi. Su tutti trionfa però la lettura, che mi spinge a dissipare il mio già esiguo patrimonio in libri che tra poco non saprò più dove mettere: guai per me ad uscire senza almeno un libro in borsa, magari due, sarebbe meglio tre. Scrivere per me è altrettanto necessario di leggere anche se sono vittima dell’eterna insoddisfazione per il risultato. Per questo faccio parte della redazione di un giornale, La Falla – edito dal Cassero, in cui unisco volontariato ed inclinazioni personali.

Ed infine, tra un volume ed un altro, in questa grande città che mi ha accolto calorosamente, mi ritrovo ad essere parte attiva di questa meravigliosa realtà che è Metro-Polis: uno spazio luminoso in cui vari semi possono germogliare; una rarità senza paragone.

Francesco Colombrita